Convegno catechistico: come vivere l’età del cambiamento
Un pomeriggio intenso e impegnativo quello vissuto dai catechisti che nel pomeriggio del 16 ottobre scorso hanno riempito la Concattedrale per incontrare l’arcivescovo mons. Ciro Miniero, in occasione dell’annuale convegno catechistico diocesano.
In apertura, don Lucangelo De Cantis ha illustrato il lavoro e le finalità dell’ufficio catechistico diocesano, che ha il compito di favorire la formazione e le relazioni tra i catechisti e la comunità. L’attività dell’ufficio si articola in settori: apostolato biblico, guidato da Giovanni Pergolese; catecumenato, guidato da Paolo Simonetti; catechesi ai disabili, guidato da Teresa Di Mitri; la parte che richiede maggior cura che è quella dell’iniziazione cristiana, affidata all’azione. Questo convegno, ha aggiunto, cade a cinquant’anni dalla nascita dell’ufficio catechistico, inizialmente affidato a mons. Michele Traversa, di felice memoria.
La presenza partecipe e interessata, fino alla conclusione dei lavori, di così tanti catechisti è motivo di grande speranza e anche l’arcivescovo si è complimentato con il direttore dell’ufficio catechistico per la bella testimonianza offerta da tanti uomini e donne che assiduamente si impegnano nel non facile compito della catechesi ai ragazzi e ai giovani.
Prendendo spunti dalle parole dell’apostolo Paolo, risuonate poco prima, l’arcivescovo ha sottolineato che i catechisti devono sentirsi avvolti dalla grazia di essere apostoli per suscitare l’obbedienza della fede, come si legge nel capitolo 1 della Lettera ai romani. La nostra fede, ha proseguito, è sempre proiettata all’annuncio ed esige di camminare insieme per sentirsi realmente parte di una grande comunità.
Con l’intervento di suor Giuliana Luongo, attualmente direttrice del servizio di pastorale giovanile dell’arcidiocesi di Reggio Calabria–Bova, si è poi entrati nel pieno del tema del convegno: “Quale catechesi per l’età del cambiamento?”. Per comprendere il cambiamento bisogna muoversi tra memoria e profezia, un binomio che l’ufficio sta approfondendo dallo scorso anno. Per questo motivo la relatrice ha richiamato alla memoria i fondamenti dell’azione catechistica: Gesù, la sua persona e la sua parola, i suoi incontri e i suoi insegnamenti, mettendo in luce i punti saldi della tradizione della chiesa, fino a delineare luci e ombre del momento attuale.
Gli adolescenti e i preadolescenti rischiano di essere trascurati, ha detto suor Giuliana, perché si è creata molta distanza tra i loro e i nostri linguaggi. Va valorizzato il linguaggio emotivo e presa in considerazione la sensibilità dei ragazzi verso i temi dell’inclusione. “Siamo nel tempo della semina autunnale -ha poi detto suor Giuliana – i frutti sono lontani dall’essere visibili ma non per questo bisogna scoraggiarsi. La Chiesa si rinnova evangelizzando”.
Dopo l’ascolto e il confronto si è svolto il rito del mandato ai catechisti che si è concluso con la preghiera corale di tutta l’assemblea: “Signore Gesù, desideriamo incontrarti. Ascolta l’invocazione del nostro cuore che desidera incontrarti per annunciarti”.
I prossimi appuntamenti che coinvolgono i catechisti sono inerenti all’avvio della serie di incontri del Triennio di formazione di base. Primo appuntamento, lunedì 30 ottobre, in seminario, alle ore 17.30. Per maggiori informazioni si può consultare il sito www.catechesi.diocesi.taranto.it oppure inviare mail a catechesi@taranto.chiesacattolica.it.
*componente dell’équipe diocesana per la catechesi