RnS: la Convocazione nazionale giubilare vissuta nelle regioni d’Italia
Nell’anno del 50° anniversario il Rinnovamento nello Spirito Santo celebra la “Festa dell’appartanenza a Gesù”
La 44esima edizione della convocazione nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo approda in tutta Italia con una nuova formula: sino a due anni fa il pellegrinaggio a Rimini, di molti fratelli e sorelle dei gruppi e comunità delle diocesi, rappresentava una tappa fondamentale, per ristorare il cuore e condividere un anno di preghiera e cammino spirituale. Il passaggio della pandemia e la prudenza hanno suggerito gli organi nazionali di concerto con quelli regionali e diocesani, a realizzare l’evento, prima, nei singoli gruppi, comunità, cenacoli di preghiera, poi su base regionale. A Bari all’interno del teatro Team si sono consumati momenti indimenticabili di gioia ed amore, rinforzando la fede, rigenerando lo Spirito. Nutrito il programma che, in prosecuzione a quello vissuto il sabato nelle numerosissime parrocchie della diocesi cittadine che hanno accolto i fratelli e le sorelle, ha scandito le tappe della domenica. “Con l’unzione mandati dallo Spirito” , questo il tema della convocazione vissuta davanti a circa 1.300 fedeli accorsi da ogni parte della Puglia.
Il passo biblico di Isaia indica il preciso obbiettivo a cui ogni cristiano deve aspirare: evangelizzare, portare la volontà divina a sostenere, aiutare il prossimo, uscendo dal proprio guscio fatto di labili sicurezze terrene, per affrontare la vita reale, dove la sofferenza, la ricerca di aiuto, si fanno sempre più vive ed incombe il tempo in cui ciascuno deve fare la propria parte, riconoscendo il senso dell’ appartenenza alla “corrente di grazia” di tutto il Rinnovamento carismatico cattolico: non a caso il titolo della convocazione è stato “Festa dell’ appartenenza a Gesù”. Il mese di maggio suggerisce il ricordo di Maria madre di Gesù, madre di tutti i cristiani, per questo è stata recitata la preghiera di “Affidamento del RnS a Maria” in tutte le regioni collegate con la sede di Roma, che giunge all’inizio della novena di Pentecoste. “La Chiesa deve accogliere soprattutto quelli che non credono o hanno abbandonato il cammino” le parole di Salvatore Martinez presidente nazionale RnS che in una metafora afferma: “la Chiesa è un corpo mistico, noi dobbiamo essere in un solo corpo in Cristo”, confermando l’idea ed il progetto di una Chiesa in movimento che, grazie ai fedeli, evangelizza, si muove nelle piazze e nelle strade, soprattutto laddove la disperazione e le problematiche sociali rischiano di seppellire la fede e la speranza.
Le testimonianze
Vibranti le testimonianze che hanno scandito un caldo pomeriggio e scaldato il cuore dei fedeli: un richiamo alla memoria ed un riconoscimento della profezia. Donato Sciannameo, giornalista ed “anziano di cammino” del RnS, ha scoperto la fede quando il movimento carismatico era pressoché sconosciuto: con l’unzione e lo spirito di sacrificio e tanta dedizione unità a talento e volontà, ha fondato il primo gruppo di preghiera in Puglia. E poi un fratello tarantino, di nome Franco: grazie alla conversione, ha scoperto il perdono vissuto in famiglia, ritrovando una rigenerata vita matrimoniale, opportunamente e continuamente alimentata dalla preghiera e dall’amore, custodita dalla presenza di Gesù. Jolanda ha partecipato alla prima preghiera del gruppo appartenente al Rinnovamento nello Spirito Santo quando era nel pieno di trattamenti chemioterapici, a seguito di un tumore al seno: il percorso di guarigione fisica ha seguito quello spirituale dopo le ferite ricevute sin dal grembo materno. “Il Roveto Ardente” con l’ esposizione del Santissimo, il percorso verso tutto il teatro, è stato l’affondo al cuore colmo di grazia, benedizione, guarigione, ossigeno spirituale. Massimo Partipilo, coordinatore regionale ha definito il movimento carismatico, contagioso, dove la preghiera e le attività di evangelizzazione, vissute in una dimensione comunitaria, offrono gioia e desiderio di riscoperta della fede.
La Santa messa e la memoria
“Il battesimo è una realtà sempre attuale, lo Spirito Santo ci permette di vivere la comunione con Dio” “Il compito del cristiano è comprendere la comunione vitale con Dio, siamo tralci di Dio che portano frutto” le parole di mons. Giuseppe Favale, vescovo della diocesi di Conversano-Monopoli, che ha presieduto la santa messa eucaristica a conclusione della convocazione, nel giorno della memoria a San Paolo VI, il quale riconobbe il valore ecclesiale proprio del Rinnovamento carismatico cattolico.