La giornata diocesana della gioventù: la cronaca
«Lieti nella speranza» (Rm 12, 12) con queste parole papa Francesco ha invitato i giovani di tutto il mondo a celebrare la 38.ma Giornata mondiale della Gioventù che nella nostra diocesi si è tenuta a Taranto, sabato 25 novembre, nella parrocchia San Lorenzo da Brindisi. Più 200 giovani si sono ritrovati a pregare attorno alle parole indicate dal Sommo Pontefice. Certo che la pioggia ha scoraggiato i più timorosi a presenziare all’appuntamento diocesano ma non coloro che credono e si affidano alla speranza di un futuro migliore.
L’incontro è stato voluto e pensato dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero in collaborazione con l’ufficio di pastorale giovanile diocesano. I giovani hanno bisogno di un costante accompagnamento, missione che da un paio di anni la pastorale giovanile percorre in collaborazione con altre realtà sul territorio creando alleanze all’interno della stessa équipe. L’evento è iniziato con un breve momento di preghiera nel quale al centro c’è sempre il tema della speranza, che viene poi ripreso da mons. Ciro Miniero il quale ha spronato i giovani a non avere paura di abbracciare il loro futuro bensì, saldi nella speranza,a iniziare a vivere e coltivare il presente partendo dalle passioni, dai desideri che ognuno porta dentro di sé. Il tutto, consapevoli che le passioni, i desideri costano fatica, ma che un giorno tutto questo sarà ripagato. Nel momento di maggiore difficoltà non bisogna perdere mai la speranza in Colui che ha messo all’interno dei nostri cuori quei desideri, quei sogni che tanto costano fatica e sudore. Solo se ancorati ad un amore vero e forte in Colui che ci ha dato la vita, ogni fatica diventerà un gesto di speranza per il prossimo.
L’incontro è proseguito con le testimonianze di Valentina Barletta e Davide Cotugno. Testimoni che rappresentano da un lato “la speranza offerta” come ha racconta Valentina Barletta e dall’altro lato “la speranza ricevuta” come ha riferito Davide Cotugno. Valentina Barletta assistente del dott. Forleo al centro di terapia intensiva neonatale, ha ricordato l’importanza del non fermarsi mai alle prime difficoltà, ma avere sempre la speranza che anche nei momenti più difficili dobbiamo essere testimoni di speranza, mettendoci a servizio dell’altro con gentilezza e professionalità. Solo così si può donare la propria vita ogni giorno. Davide invece ha invitato attraverso il suo racconto a ricordare sempre che non importa se si è sbagliato nella vita, purchè ci sia qualcuno che è pronto ad accoglierti dandoti una seconda possibilità, ricevendo la speranza di poter essere una persona migliore. Oggi Davide svolge servizio di volontariato presso l’associazione Noi e Voi.
L’incontro è quindi continuato con una veglia di preghiera durante la quale i giovani hanno deposto all’altare la croce, sulla quale l’arcivescovo ha invitato a deporre tutto noi stessi affidandoci ancora una volta a Colui che da sempre ci ha dato la speranza.
*vicepresidente settore giovani Azione Cattolica