Come il sole che scalda a distanza: il ritorno di Benedetta Pilato
“L’obiettivo era vincere: sono contenta per questo, e lo sono ancora di più perché con questo tempo sono vicina a quei crono che avevo già fatto in passato. Sono tornata”. Queste le parole di Benedetta Pilato. Che così aveva commentato l’ultima impresa realizzata nella 22esima edizione dei Campionati europei di nuoto in vasca corta, disputati a Otopeni, in Romania. Una medaglia d’oro condita con il record nei 50 rana (28.86). Un punto di ripartenza per la giovane nuotatrice del Gruppo sportivo della Polizia di Stato, che ha chiuso il 2023 come meglio non si poteva.
Benedetta Pilato, l’Olimpiade da riscattare
Il prossimo appuntamento importante è il mondiale in vasca lunga che si terrà a Doha nel mese di febbraio. L’altro, traguardo ancora più grande, ambito dagli atleti di ogni disciplina, sono le Olimpiadi di Parigi. I prossimi Giochi olimpici saranno occasione di rivalsa per la 18enne tarantina. Per fare in modo che le Olimpiadi di Tokyo siano un ricordo remoto, un dispiacere ormai ingoiato, digerito – la campionessa, due anni e mezzo fa, fu squalificata nella batteria dei 100 rana. In Francia, ha dichiarato, ci andrà per essere protagonista.
Le ultime settimane in crescendo
Già agli Assoluti invernali di Riccione Benedetta Pilato aveva ritrovato le sue performance straordinarie. Vicina al record italiano quella che l’ha portata a vincere dominando i 100 rana – nei 50 ha poi concesso il bis. Grazie alla stessa prova (crono di 1’05”80) era riuscita a strappare il pass per le Olimpiadi. L’ultimo impegno è stato la Coppa Brema del Lazio, dove ha nuotato i 100 rana in 1.04.71. In sostanza, alla luce di quanto visto nell’ultimo periodo, l’aria nuova ha giovato alla campionessa che ha lasciato la sua terra natia per il Nord Italia, allenata da Antonio Satta a Torino. Ma aveva ritrovato la serenità già agli Assoluti primaverili.
Tra sogno e realtà
Ha conosciuto la fatica, i malanni fisici. E negli ultimi tempi, pure la sconfitta: Benedetta Pilato è quell’atleta formidabile, famosa, che su tanti altri successi dovrà apporre la firma. Chi l’ha immaginata immortale, impegnata a fare incetta di record in vasca, per vocazione (“Benny per sempre”, Passerino), ha cercato di cogliere la sua umanità: quel sorriso smagliante e contagioso di cui ha bisogno ancora e sempre il capoluogo ionico. Come il sole che scalda a distanza, e non brucia. Ovunque si trovi, per gareggiare e vivere, dal nord Italia al Sud, i suoi raggi possono raggiungere la Taranto in cui è nata e cresciuta. Così ci si ricarica in modo reciproco. E se è vero che abbiamo vissuto una brutta annata, con preoccupazioni crescenti che ha confidato lei stessa, rispetto a un mondo soggetto alla violenza generalizzata, il futuro non può incutere paura. Non finché esistono quelle eccellenze che, in ogni campo, mettono i loro talenti al servizio del bene comune.
A Benny il 2024 regali tutto ciò che è alla sua portata attraverso il sudore e con il sacrificio. E così negli anni a venire, nella ricerca di nuovi stimoli.