Massafra, il restauro della tela di San Gaetano
02 Gen 2024
di Angelo Diofano
L’archeogruppo “Espedito Jacovelli” annuncia che la tela di San Gaetano, dopo accurato lavoro di restauro, il 28 dicembre è stata riconsegnata nelle mani del parroco del Santuario di Gesù Bambino di Massafra, don Fernando Balestra, e collocata nella sua sede originaria.
Il 27 dicembre al Santuario della Madonna di tutte le Grazie illustri relatori hanno contribuito a svelare i dettagli tecnici e artistici dell’opera d’arte.La dottoressa Viviana Nardò della RestaurArte di Lecce, restauratrice e collaboratrice nel restauro, ha fornito uno sguardo approfondito sugli aspetti tecnici e artistici del dipinto, regalando al pubblico una prospettiva unica sul processo di restauro. Inoltre, l’ingegnere Angelo Notaristefano ha approfondito il tema del culto e dell’iconografia di San Gaetano Thiene, arricchendo la serata di ulteriori elementi di conoscenza. Da Vicenza è giunto il saluto professor Erminio Signorini, restauratore e docente di tecnica e metodologia del restauro, ha condiviso l’impegno profuso nel ripristinare la bellezza originaria dell’opera.
I saluti iniziali sono stati fatti dal presidente dell’archeogruppo, l’avv. Giulio Mastrangelo, che ha sottolineato l’encomiabile lavoro di restauro della tela di San Gaetano, elogiando l’impegno e la buona volontà di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto ed esprimendo i suoi complimenti a tutti gli attori coinvolti. A trent’anni di distanza dal furto, il sogno del restauro è diventato realtà grazie al finanziamento generato dalla vendita del libro “Toponomastica Storica del Territorio di Massafra” .
Il 27 dicembre al Santuario della Madonna di tutte le Grazie illustri relatori hanno contribuito a svelare i dettagli tecnici e artistici dell’opera d’arte.La dottoressa Viviana Nardò della RestaurArte di Lecce, restauratrice e collaboratrice nel restauro, ha fornito uno sguardo approfondito sugli aspetti tecnici e artistici del dipinto, regalando al pubblico una prospettiva unica sul processo di restauro. Inoltre, l’ingegnere Angelo Notaristefano ha approfondito il tema del culto e dell’iconografia di San Gaetano Thiene, arricchendo la serata di ulteriori elementi di conoscenza. Da Vicenza è giunto il saluto professor Erminio Signorini, restauratore e docente di tecnica e metodologia del restauro, ha condiviso l’impegno profuso nel ripristinare la bellezza originaria dell’opera.
I saluti iniziali sono stati fatti dal presidente dell’archeogruppo, l’avv. Giulio Mastrangelo, che ha sottolineato l’encomiabile lavoro di restauro della tela di San Gaetano, elogiando l’impegno e la buona volontà di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto ed esprimendo i suoi complimenti a tutti gli attori coinvolti. A trent’anni di distanza dal furto, il sogno del restauro è diventato realtà grazie al finanziamento generato dalla vendita del libro “Toponomastica Storica del Territorio di Massafra” .
Giulio Mastrangelo ha inoltre evidenziato l’importanza storica del restauro, definendolo una svolta nella storia dell’Archeogruppo “E. Jacovelli”.
Sul solco dei fondatori dell’ associazione, padre Luigi Abatangelo, Espedito Jacovelli, Roberto Caprara, Attilio Caprara e tanti altri, continua il lavoro di ricerca, studio e valorizzazione del territorio.
Mastrangelo ha richiamato l’attenzione sulla necessità di passare dalla ricerca e pubblicazione di libri sugli insediamenti rupestri alla valorizzazione concreta del patrimonio, cioè alla conservazione e la fruizione dei beni storici, artistici e archeologici. Iniziando proprio con il restauro della tela di San Gaetano e dai lavori di ripristino del Santuario della Madonna di Tutte le Grazie. Quest’ultima è un’ardua impresa, per cui ha sollecitato l’aiuto e i contributi piccoli e grandi di tutti per eseguire i lavori per salvaguardare la chiesa.
Mastrangelo ha richiamato l’attenzione sulla necessità di passare dalla ricerca e pubblicazione di libri sugli insediamenti rupestri alla valorizzazione concreta del patrimonio, cioè alla conservazione e la fruizione dei beni storici, artistici e archeologici. Iniziando proprio con il restauro della tela di San Gaetano e dai lavori di ripristino del Santuario della Madonna di Tutte le Grazie. Quest’ultima è un’ardua impresa, per cui ha sollecitato l’aiuto e i contributi piccoli e grandi di tutti per eseguire i lavori per salvaguardare la chiesa.