Concluso il corso di aggiornamento degli insegnanti di religione cattolica
Dal 17 al 19 gennaio oltre 120 insegnanti di religione cattolica operanti nelle scuole di ogni ordine e grado dell’arcidiocesi si sono dati appuntamento in seminario, su proposta dell’ufficio diocesano per l’Educazione, scuola, Irc e università, per riprendere l’aggiornamento dopo una lunga pausa dovuta ai motivi dell’emergenza Covid. L’appuntamento annuale è finalizzato a rafforzare l’identità e la consapevolezza della competenza dell’insegnante di religione cattolica per un incisivo servizio educativo e formativo nella scuola italiana.
Sono state giornate molto intense con la presenza di numerosi relatori, tutti qualificati e provenienti dal territorio, che hanno tratteggiato ad ampio raggio gli elementi che caratterizzano il nostro tempo facendo sempre attenzione, da una parte, all’insegnamento di papa Francesco e, dall’altra, ad un linguaggio sempre aderente alle esigenze della scuola e dell’insegnamento di religione cattolica.
Il primo giorno don Cristian Catacchio, direttore dell’ufficio pastorale della Salute e responsabile per la Tutela dei minori, ha illustrato le novità rilevanti inerenti a questo nuovo servizio ecclesiale che è nato per rispondere ai fatti emersi dalla cronaca ma che ha assunto una dimensione pastorale grazie alla cura e alla saggezza pastorale di Benedetto XVI, prima, e di papa Francesco, dopo. È toccato quindi a don Antonio Panico, direttore della sede di Taranto della Lumsa e membro del tavolo di studio sulla custodia del creato all’interno della Conferenza episcopale italiana, presentare l’ultima esortazione di papa Francesco sulla crisi climatica, dal titolo “Laudate deum”. Lo stile sempre chiaro e avvincente del relatore ha permesso di comprendere anche la situazione concreta della città di Taranto in rapporto alla grande industria che vive in questi giorni un’ulteriore instabilità.
La seconda giornata di studio è stata dedicata alla conoscenza delle “soft skills” (cioè le capacità personali in termini di gestione delle relazioni, di creatività, leadership, di soluzione dei problemi) nell’insegnamento della religione cattolica. Mons. Vincenzo Annicchiarico, docente stabile ordinario presso l’Istituto superiore di Scienze religiose “San Giovanni Paolo II”, nel suo intervento, di natura più laboratoriale, ha permesso ai partecipanti di valutare l’oggetto del suo intervento, in rapporto alla sua esperienza di insegnamento.
L’ultimo giorno è stato il turno del prof. Fabio Mancini, docente di pedagogia sociale presso la Lumsa e docente incaricato di filosofia della natura presso la Facoltà teologica pugliese, che, in modo coinvolgente, ha trasformato l’uditorio in un gruppo attivo di ricerca, confronto e elaborazione sulla progettazione didattica.
Particolarmente soddisfatto il direttore dell’ufficio diocesano, mons. Ciro Marcello Alabrese, che ha ricordato il ruolo dell’insegnante di religione cattolica quale “avamposto” educativo della Chiesa nella scuola, non facendo catechesi, ma rispettando lo statuto epistemologico della disciplina. L’insegnamento di religione cattolica può offrire un orientamento che parte proprio dalle competenze religiose che permettono ai cittadini del futuro di vivere consapevolmente e responsabilmente la propria libertà.
I giorni di aggiornamento sono coincisi con la pubblicazione della notizia dell’imminente concorso per gli insegnanti di religione cattolica che, a distanza di venti anni dal primo, segna un ulteriore riconoscimento di questa disciplina per il bene degli studenti italiani.
*dell’équipe dell’ufficio catechistico e insegnante di religione