Corrado (Ucs), “L’evoluzione di processi e strumenti nella comunicazione, conferma l’importanza della formazione”
“L’evoluzione dei processi e degli strumenti comunicativi conferma l’importanza di una formazione che non sia isolata nel tempo. Non basta impegnarsi una sola volta per assolvere un’esigenza primordiale legata alla conoscenza. La formazione è una dimensione integrale della vita. E questo vale anche per gli strumenti della comunicazione”. Lo ha affermato Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali della Cei, introducendo l’incontro “Chiamati all’azione: il Patto educativo globale di papa Francesco” che vede radunati, in presenza e in collegamento, oggi a Roma presidenti e delegati delle 29 associazioni che fanno parte del Copercom.
“L’impegno per un ‘aggiornamento’ continuo e permanente – ha precisato Corrado – non significa ricerca dei linguaggi o delle espressioni linguistiche più in voga. Non si tratta di produrre nuovi vocabolari con tendenze social, ma di sostenere e ridare il giusto significato alle molte parole appartenenti al vocabolario della vita”. “La formazione – ha proseguito il direttore dell’Ucs Cei – trae ispirazione dalla dinamica stessa della comunicazione e diventa fondamento per superare comodi atteggiamenti di pressappochismo, dilettantismo, quietismo linguistico. La durata illimitata di quest’opera diventa apertura culturale che sostiene intellettualmente ed eticamente anche la presenza social”. “La cura per una formazione continua e permanente – ha concluso – diventa, allora, purificazione del linguaggio, con l’obiettivo di alleggerire e liberare le parole dai condizionamenti che oscurano la visuale. Vale anche per questa capacità autoformativa il principio proprio di ogni processo formativo: il soggetto di formazione è colui che deve essere formato e insieme il più grande formatore di se stesso. È un processo difficile ed estremamente impegnativo anche per questo”.