Erri De Luca al Gff: “Siamo circondati di persone che si danno da fare per resistere ai soprusi, come le madri di Taranto”
E poi sul volontariato che “è il Pil segreto dell’Italia e ci permette di essere cittadini e non clienti”
Anche il tema degli invisibili è stato al centro del confronto tra lo scrittore Erri De Luca e i ragazzi al Giffoni Film festival, quando ha inaugurato oggi i il primo degli incontri della se-zione Impact! di #Giffoni2022. Rispondendo alle domande dei ragazzi, lo scrittore ha sottolineato il lato positivo di questa condizione di invisibilità: “In questo Paese abbiamo il prodigio di avere molte persone che fanno volontariato. Questo è il Pil segreto su cui si regge l’Italia e ci permette di essere cittadini e non clienti. Siamo circondati di persone che si danno da fare per resistere ai soprusi, sono le madri di Taranto che sopravvivono all’asfissia, la cui voce viene puntualmente ammutolita. È l’Ucraina. Il mio ruolo è quello di provare ad essere strumento di amplificazione. A Napoli si dice: fatti i fatti tuoi. Io, che sono profondamente napoletano, invece dico: fatti i fatti di tutti quelli che sono i tuoi contemporanei”.
E Napoli, ha confessato, “ha strutturato il mio carattere. Per il resto, anche per quanto riguarda il mio lavoro, non mi soffermo tanto sulle cose che sono successe, sono un principiante di fronte al quotidiano. Il passato è una vasta materia narrativa”. Infine, un ricordo: “Un giorno mi tornarono in mente le parole del mio professore di latino e greco sulla differenza tra solidarietà e omertà e le scrissi di getto. Omertà è ritirarsi dalle proprie responsabilità. La solidarietà è l’occasione per tenere insieme le fibre di una comunità”. Con Erri De Luca, in sala era presente anche Paola Porrini Bisson, presidente della Fondazione Erri De Luca, che finora si è occupata di mettere a disposizione borse di studio per i migranti, ma anche di finanziare corsi di arrampicata sportiva per disabili, con uno sguardo rivolto alle produzioni cinematografiche.