Un incontro su Lizzano nella stampa diocesana
Il significativo evento culturale, promosso dalla chiesa matrice del paese
Si è svolta giovedì 22 febbraio sera, nella chiesa matrice San Nicola di Lizzano, la presentazione di una opera letteraria in tre volumi, molto originale, dell’autore lizzanese Giuseppe Marino: “Lizzano nella stampa. Nuovo Dialogo 1964-2020. Storia della parrocchia San Nicola (vol. I), Storia della parrocchia San Pasquale Baylon (vol. II), Tradizioni e cultura (vol. III)”.
Si tratta di una raccolta di tutti gli articoli, dedicati a Lizzano, apparsi sul settimanale diocesano “Dialogo”, ora “Nuovo Dialogo”, dal 1964 fino ai giorni nostri.
L’originalità di queste pubblicazioni sta nella prospettiva: Lizzano è vista nella cronaca degli eventi; letta attraverso gli occhi di chi Lizzano non la viveva quotidianamente ma aveva il compito di narrare un singolo evento, presentata ai lettori quasi con stupore, con meraviglia, come se un piccolo centro rurale a pochi km dal capoluogo non potesse avere la grandezza umana, spirituale e anche terrena, che in realtà Lizzano ha avuto, che ha e che sempre avrà. «La presente pubblicazione – scrive infatti l’autore Giuseppe Marino – raccoglie, attraverso gli articoli redatti da diversi scrittori, giornalisti e inserzionisti, 56 anni di storia […]; trattasi di una storia minore, ma che conserva, oltremodo, tutto il suo fascino».
Mons. Alessandro Greco, vicario generale dell’arcidiocesi di Taranto, con grande passione ed efficacia comunicativa ha dettagliatamente presentato i tre volumi, rilevando «la feconda e positiva incidenza sul territorio della vita pastorale “vivace” delle due parrocchie», illustrando ai numerosi presenti diversi aneddoti, condividendo ricordi e portando anche i saluti affettuosi dell’arcivescovo a tutta la comunità lizzanese.
Il sindaco di Lizzano, dott.ssa Lucia Palombella ha salutato i presenti, ringraziando gli operatori di cultura lizzanesi come Marino, poiché «le loro opere – ha affermato – danno lustro alla comunità tutta».
Poi la parola a don Giuseppe Costantino Zito, parroco dal 2014 della chiesa madre della cittadina, il quale con grande cordialità ha desiderato salutare e ringraziare tutti gli intervenuti all’evento culturale, promosso dalla parrocchia, ribadendo la multiforme vicinanza e il costante apporto dell’istituzione ecclesiastica all’intera comunità civile del paese e raccontando come abbia sostenuto ed incoraggiato lo stesso Marino a scrivere l’opera e poi a presentarla in parrocchia: «una raccolta documentale, significativa ed alquanto preziosa – ha riferito – che narra e tramanda la “memoria” di tutto un popolo!».
Don Pompilio Pati, parroco dal 2016 di San Pasquale Baylon, ha ripercorso i momenti del suo insediamento a Lizzano, raccontando il suo rapporto con i lizzanesi e di come la comunità lo abbia accolto con affetto. «Entro in punta di piedi!» – affermò don Pompilio al suo ingresso. Erano infatti momenti turbolenti, poiché dopo quasi tre secoli i francescani erano andati via da Lizzano e la comunità si trovava spaurita in una immaginaria (più che reale) rivolta spirituale, ma don Pompilio, toccando le giuste corde, ha saputo farsi amare, continuando a far ripercorrere ai parrocchiani di San Pasquale Baylon la scia di Francesco d’Assisi.
Di impronta certamente meno spirituale l’intervento del prof. Oronzo Corigliano, curatore della prefazione del terzo volume, dedicato a “Tradizioni e cultura”: egli ha esposto aneddoti, riguardanti la storia di Lizzano e contenuti nel testo, arricchendoli con memorie personali e con ricordi di eventi, che hanno lasciato il segno in Lizzano, come pure di personaggi, che hanno onorato il paese con la propria presenza.
A moderare la serata l’assessore alla cultura del Comune di Lizzano, Chiara Caniglia, che ha posto l’accento sul valore di queste pubblicazioni: “Ogni libro letto, ogni libro presentato, ogni libro scritto su Lizzano e per Lizzano, rappresenta per me un importante momento, dedicato alle parole e alla possibilità di conoscere, alla grandezza del pensiero umano e alla possibilità di tramandare usanze, tradizioni e conoscenza a coloro che non conoscono. Il mio obiettivo nella serata di giovedì e in tutte quelle che seguiranno – ha sostenuto l’avvocato Caniglia – è solo uno: dare la possibilità a tutti di conoscere la mia Lizzano per come appare a me: meravigliosa!
Ringrazio Giuseppe Marino e don Giuseppe Costantino Zito per avermi voluto regalare questa bella serata e questa straordinaria opportunità di crescita”.