Al SS. Crocifisso incontro con la poesia con Silvano Trevisani e José Minervini
“La parola tra la realtà e lo Spirito” è il tema dell’incontro organizzato dal comitato di Taranto della Società Dante Alighieri, in collaborazione con la Fidapa, che si svolgerà giovedì 22 settembre alle ore 19 nella Chiesa del Santissimo Crocifisso, in via SS.ma Annunziata a Taranto. Nel corso dell’incontro, José Minervini, che presiede entrambe le associazioni, dialogherà con Silvano Trevisani, autore della silloge “Le parole finiranno, non l’amore” (Manni editore).
Introduce l’incontro, il parroco del SS. Crocifisso don Andrea Mortato.
La raccolta poetica propone una doppia lettura della realtà storica, etica, culturale, spirituale del territorio umano e sociale partendo da una riflessione introspettiva, autobiografica. L’analisi intima, memoriale si riflette sul mondo circostante e sui cambiamenti repentini che hanno portato dalla civiltà contadina al mondo post-moderno. Fa da sfondo il confronto con il divino che entra nella storia interrogandoci e dandoci delle risposte concrete. La “Parola” a cui fa riferimento il tema dell’incontro e anche il titolo del volume, in questo senso, fa da pendant tra il suo significato teologico e la sua funzione comunicatrice.
Il libro è diviso in undici capitoli tematici che rappresentano un percorso di vita, dal primo, Passaggi in luce, che riguarda la prima parte della vita (la nostra infanzia) che coincide appunto con la fine della civiltà contadina, con valori positivi e disvalori che ci hanno segnato, per continuare con la scoperta del mito, che è il passaggio dall’antico al nuovo che per Taranto ha segni evidenti nelle tracce archeologica; poi un ragionamento complesso sul significato della poesia, quindi la scoperta del mondo intorno, con un occhio alla cronaca, all’esperienza di giornalista, agli stravolgimenti delle tecnologie che hanno provocato la chiusura di molti giornali, compreso il Corriere del giorno. Tra i capitoli finali è Sacràlia, che affronta i temi religiosi che poi danno il titolo e il senso conclusivo al libro: le poesie hanno il compito di comunicare, sollecitare, interpellare, ecc… ma quello che resta di tutto ciò che si comunica è solo il sentimento che unisce: l’amore.