Diocesi

Monsignor Santoro: “L’arcivescovo coadiutore è un aiuto prezioso per la nostra comunità”

19 Ott 2022

di Silvano Trevisani

“Sono contento di questa nomina, che dimostra che papa Francesco è stato attento a una mia richiesta e l’ha benevolmente accolta. Monsignor Ciro Miniero, nominato arcivescovo coadiutore di Taranto, collaborerà con me, conoscerà la nostra diocesi e potrà succedermi, quando il mio mandato avrà termine, in maniera armonica e consapevole. In questo modo, non ci sarà l’effetto sorpresa ma un affiancamento e un cammino comune”.

Con queste parole, chiare ed esaurienti, l’arcivescovo Filippo Santoro risponde alla nostra domanda circa la funzione inedita, affidata a monsignor Miniero, che ci ha colti di sorpresa, poiché è la prima volta che accade. Gli abbiamo poi domandato:

È evidente che la sua richiesta di un ausilio deriva dall’impegno che il recente incarico di commissario dei Memores Domini le ha richiesto.

Proprio così. L’incarico di commissario dei Memores Domini si è rivelato molto impegnativo: sono stato a visitare le comunità della Spagna, a fare degli esercizi spirituali negli Stati Uniti e nell’America Latina. Poi mi chiedono di andare a visitare le comunità del Kazakhstan, di Mosca e di altre parti del mondo, perché abbiamo una casa a Tokio, una a Shangai… Proprio per poter garantire a Taranto un servizio pastorale degno, viste le mie necessarie assenze, ho chiesto un collaboratore. È un dono del Signore di cui ringrazio il Papa, che ho avuto modo di salutare, in occasione del centenario di don Giussani, sabato scorso a piazza San Pietro e che mi ha detto: “Ti ho dato un bravo collaboratore”. Già nell’affidarmi il nuovo incarico mi aveva detto: “È giusto che tu abbia un aiuto perché il compito che ti ho affidato è molto importante e tengo tantissimo ai Memores Domini, che richiedono una dovuta attenzione. L’impegno che rivolgi alla diocesi di Taranto lo rivolgerai anche a quest’altro compito”.

Quali funzioni avrà l’arcivescovo coadiutore?

Dovrà svolgere le funzioni di vicario generale. È una figura prevista dal Codice di diritto canonico proprio per affiancare il vescovo o l’arcivescovo: una figura specifica di ausilio al pastore con cui viene a collaborare. Poi, in vista del compimento, a luglio prossimo, dei miei 75 anni, scriverò una lettera di rinuncia e il Papa deciderà i tempi della conclusione del mandato, che potrà durare ancora per un certo periodo oppure no, ma intanto viene garantita la continuità importante di tutto ciò che abbiamo attuato. Mi riferisco al rapporto con la Chiesa, con le comunità e a quello che abbiamo messo in atto nei confronti della città e dei suoi problemi, sociali e ambientali. Egli potrà acquisire una conoscenza adeguata della realtà, perché dovunque c’è un segno di rinascita della vita cittadina, siamo presenti per sostenere il meglio per la nostra terra. Tenendolo vicino, posso già illustrargli l’esperienza che stiamo portando avanti. Sarà, comunque, una collaborazione intensa, proficua, che penso porterà buoni frutti.

Potrà essere delegato a occuparsi di questioni specifiche?

Svolgendo le funzioni di vicario generale, avrà una visione d’insieme, poi, alla luce delle sue propensioni, della propria visione, gli chiederò, dialogando con lui, di rivolgere maggiore attenzione a questioni specifiche. Quando lui sarà qui, avrò più spazio anche per visitare le comunità anche durante la settimana. Gli impegni del vescovo, in questa vasta diocesi, sono tanti: di recente abbiamo fatto un sacco di immissioni canoniche dei nuovi parroci, organizzato il pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo… La sua collaborazione sarà ad ampio raggio, poi se lui mostra un interesse particolare per alcuni settori, definiremo meglio la divisione dei compiti. In questo tempo cammineremo insieme.

Quando inizierà il suo mandato?

Monsignor Miniero verrà a trovarci nei prossimi giorni e credo che a novembre si trasferirà a Taranto, intanto resta amministratore apostolico della diocesi di Vallo della Lucania, finché non è nominato il nuovo vescovo.

Qualcuno si chiede se questa attenzione che il Santo Padre rivolge alla nostra comunità non possa preconizzare una sua visita.

La visita di papa Francesco l’ho chiesta tante volte ma ora, viste le sue attuali condizioni fisiche, mi sembra ancora più difficile.

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