In ricordo del ritrovamento del corpo di San Cataldo
Venerdì 10 maggio alle ore 10.30 il parroco della cattedrale mons. Emanuele Ferro nel battistero della Cattedrale presiederà la liturgia del ritrovamento del corpo di San Cataldo esponendo alla venerazione la Crocetta aurea ritrovata sulle reliquie del Santo 953 anni orsono. Dopo la proclamazione della Parola la Crocetta sarà posta nel reliquiario seicentesco in filigrana d’argento e portata solennemente nel Cappellone.
Riportiamo la traduzione della lapide posta di fianco al battistero. Si tratta del racconto di Berligerio il tarantino di quel 10 maggio 1071:
Dalla vita del Berligerio il Tarantino
e dalla storia del ritrovamento
del corpo di san Cataldo
l’arcivescovo Drogone dispose di abbattere
fin dalle fondamenta la chiesa maggiore di Taranto,
rovinata dal tempo e la ricostruì nuovamente.
L’opera fu iniziata e un uomo, proprio mentre stava scavando tra i resti, come li ebbe sollevati un po’ in alto, cominciò a sentire un odore di straordinaria soavità e scoprì una tomba marmorea abbastanza bella.
Dopo essere stato chiamato, l’arcivescovo arrivò in fretta e visto il monumento cominciò a pensare che quell’odore soavissimo proveniva dall’interno di quei tali resti.
Il clero accorse, il popolo arrivò, il presule aprì la tomba, dal cui odore tutti i presenti furono inondati.
Trovarono una croce aurea su cui era riportato il nome del santo in latino.