Mario Desiati, Tommaso Anzoino e Mara Venuto
nell’ultimo numero della rivista “Il sogni di Orez”

Lo scrittore martinese Mario Desiati, recente vincitore del Premio Strega con il romanzo Spatriati edito da Einaudi, assieme agli scrittori Gianrico Carofiglio, Laura Fusconi e Federica De Paolis sono i quattro autori cui è dedicata la copertina del terzo numero del trimestrale di narrativa “Il sogno di Orez” e sono, quindi, gli autori ai quali vengono anche dedicati servizi di approfondimento. In particolare, Mario Desiati è intervistato dal giornalista e scrittore Silvano Trevisani, che è anche responsabile della rivista, al quale rivela: “Quando cominciai a scrivere avevo in mente solo Claudia, era la spatriata attorno a cui si sarebbero mossi gli altri spatriati della storia. Ma mancava la voce, a lungo ho vagato alla sua ricerca, finché non ho trovato quella di Veleno che avevo usato in altri libri. Sicuramente sono una persona molto diversa da quando ho cominciato a scrivere nell’ottobre del 2015”. E ancora: “Ho dedicato il premio alla nostra letteratura. Non potevo citare tutti gli autori che nomino nella Stanza degli Spiriti, l’ultimo capitolo di Spatriati, e ho scelto Maria Teresa di Lascia perché non potè ritirare lo Strega, mentre Alessandro Leogrande, pur scomparso a quarant’anni, era già un maestro e un mio caro amico. Ho citato loro ma c’erano anche poetesse e narratori, pensatori e scrittrici che hanno reso la nostra letteratura unica, meno letta e conosciuta di altre, ma non per questo meno nobile”.
È la poetessa e redattrice Marta Celio, invece, a occuparsi del romanzo dello scrittore e giudice barese Gianrico Carofiglio “La disciplina di Penelope.
Nella rubrica delle recensioni, inoltre, ampio spazio viene dedicato al romanzo postumo di Tommaso Anzoino “Storie di mezza giornata”, edito da Antonio Mandese editore. Il romanzo, che è singolare sia per lo stile della narrazione, un flusso di coscienza che accantona regole sintattiche e punteggiatura, sia per il montaggio, essendo il racconto affidato a diversi narratori, pur perseguendo una unità sostanziale di azione, è uscito dopo la scomparsa di Anzoino, dirigente scolastico dai trascorsi anche politici, che aveva all’attivo varie opere di narrativa, saggistica (tra cui un interessante volume su Pasolini contenente un’intervista e alcune poesie inedite) e anche di poesia.
Da segnalare, nella rivista, il racconto inedito di Alessandro Tessari. “Suicidio alla carbonare” e vari saggi e stralci su Silone, Grisham, le foibe (di Bonifacio Vincenzi), Amal Bouchared, Svevo e il giovane Montale (Pino Corbo). Tra gli altri contributi il racconto “Febe” della poetessa tarantina Mara Venuto.
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