L’udienza del mercoledì di papa Francesco: “Il dialogo è l’ossigeno della pace”
“Dialogo, incontro e cammino”: con queste parole il papa, nella catechesi dell’udienza di mercoledì 9, ha sintetizzato il suo viaggio in Bahrein, di cui ha ripercorso idealmente le tappe. “Io non lo conoscevo, non sapevo come fosse quel Regno”, ha detto a braccio Francesco ringraziando “gli organizzatori dei viaggi: per fare questo viaggio c’è un movimento di gente, la segreteria di Stato si muove tanto, poi i traduttori, poi la gendarmeria, la Guardia Svizzera: tutti quanti vorrei ingraziare per tutto quello che fate perché il viaggio del Papa vada bene”. “Dialogo che serve a scoprire la ricchezza di chi appartiene ad altre genti, ad altre tradizioni, ad altri credo”, ha spiegato Francesco: “Il Bahrein, un arcipelago formato da tante isole, ci ha aiutato a capire che non si deve vivere isolandosi, ma avvicinandosi. Lo esige la causa della pace, e il dialogo è l’ossigeno della pace”. “Non dimenticatevi questo: il dialogo è l’ossigeno della pace, anche della pace domestica”, ha aggiunto a braccio: “Se fate una guerra fra marito e moglie, poi c’è il dialogo. In famiglia, dialogare: col dialogo si costruisce la pace”. A questo proposito, il Papa ha citato la definizione di pace fornita dalla Gaudium et Spes, quasi 60 anni fa: “Tale opera esige che [gli uomini] dilatino la loro mente e il loro cuore al di là dei confini della propria nazione, deponendo ogni egoismo nazionale ed ogni ambizione di supremazia su altre nazioni, e nutrendo invece un profondo rispetto verso tutta l’umanità, avviata ormai faticosamente verso una maggiore unità”.