Presentato nella Biblioteca Acclavio il libro di Pietro Sisto sul tarantolismo
È stato presentato, nella Biblioteca Civica “Pietro Acclavio” di Taranto, il volume “Il morso oscuro della tarantola” di Pietro Sisto, edito dalla Progedit di Bari. All’evento, organizzato dalla Sezione tarantina della Società di storia per la Puglia, ha preso parte lo stesso autore, docente di letteratura italiana all’Università di Bari. Al saluto del direttore della Biblioteca Luigi Pignatelli e del presidente della sezione Giovangualberto Carducci, hanno fatto seguito le relazioni di Antonio Basile e Rosario Quaranta, membri della medesima Sezione.
Il tarantismo, come è noto, è stato oggetto di numerosi studi che ne hanno esaminato soprattutto gli aspetti etnoantropologici, nonché quelli coreutico–musicali e psicopatologici; Pietro Sisto nel suo intervento si è soffermato in particolare sull’interesse che il rito ha suscitato in letterati, storici, naturalisti, predicatori, viaggiatori italiani e stranieri incuriositi da una «meraviglia» così inquietante e misteriosa da dare forza alle parole e alle idee degli scrittori, da diventare metafora di adulazione e inganno, di principi e cortigiani, del peccato e del demonio, di arretratezza sociale e di erudite anticaglie. Un’immagine capace di resistere nel tempo e di andare oltre i confini regionali e nazionali, ben al di là della indimenticabile, demartiniana «Terra del rimorso».
Nel corso della presentazione coordinata dalla dott.ssa Mariolina Alfonzetti, sono stati letti da Gianfranco Guarino, nella compiaciuta attenzione dei presenti, alcuni brani significativi tratti dal “De antiquitate et varia Tarentinorum Fortuna” (1589) del massimo storico tarentino Giovan Giovane; da una “Concione” del celebre predicatore boemo Kaspar Knittel (1718); e dalle “Lezioni Accademiche” di Francesco Serao (1742).