Fu l’arcivescovo Guglielmo Motolese a fondare nel 1964 il settimanale diocesano Dialogo.
Motolese aveva ben chiara l’importanza dei mezzi di comunicazione di massa, come ebbe modo di dichiarare in occasione della prima giornata delle Comunicazioni sociali, nel 1966, istituita dal Concilio Vaticano II nel decreto “Inter Mirifica”: Prendano coscienza i cattolici del valore, autentico e positivo, degli strumenti di comunicazione sociale (…) Servono a diffondere le conoscenze, ad elevare gli uomini, a farli conoscere ed affratellare, a migliorare i loro rapporti, ad occupare e ad utilizzare il loro tempo libero favorendone anche il progresso culturale e morale”.
I primi passi del settimanale furono affidati al giornalista e scrittore Nino Badano, affiancato da un fine umanista quale fu monsignor Giovanni Zappimbulso. Alla guida del giornale si sono succeduti direttori di grande spessore: il primo, monsignor Franco Semeraro, poi arciprete della basilica di San Martino a Martina Franca e ora vicario episcopale per la Nuova Evangelizzazione; monsignor Pietro Fragnelli, ora vescovo di Trapani; monsignor. Franco Mazza, già vice direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei; il dottor Marcello De Stefano. Dal 2006 è monsignor Emanuele Ferro a dirigere il giornale oltre a ricoprire l’incarico di parroco della cattedrale e direttore dell’Ufficio comunicazioni dell’arcidiocesi di Taranto. Don Emanuele è stato per dieci anni consigliere della Federazione Italiana Settimanali Cattolici e delegato regionale della stessa. La Fisc infatti ha avuto un ruolo determinante sia nel 2008 quando ND è passato in formato tabloid ed oggi nell’avventura digitale.
Il giornale è amministrato dalla cooperativa Dialogo presieduta da monsignor Gino Romanazzi e il direttore responsabile è monsignor Alessandro Greco, vicario generale.
Oggi è l’arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro a traghettare la testata Nuovo Dialogo nel digitale, una nuova sfida da raccogliere per avvicinarsi quanto più possibile ai lettori, vecchi e nuovi. La versione cartacea continuerà le sue edizioni con una diversa periodicità da quella settimanale.